giovedì 18 giugno 2009

CAUSE DI SERVIZIO NON SEMPRE PALESI





CAUSE DI SERVIZIO NON SEMPRE PALESI

"Vaff…chi fa onde!" è, com’è noto, il colorito improperio indirizzato sbrigativamente contro chiunque causi onde, senza distinzioni di sorta, da coloro che si battono contro il moto ondoso e i suoi effetti negativi. Anche se talvolta sarebbe bene distinguere, a mio avviso, tra chi causi onde deliberatamente con la propria imbarcazione e chi, invece, vi sia costretto da eccezionali cause di servizio. Come può capitare, a esempio, agli agenti che si trovano alla guida dei natanti della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza etc.

Ma come fare per sapere se tali eccezionali cause di servizio esistano realmente e siano effettivamente all’origine di certe sfrecciate a manetta lungo i canali veneziani?(ENZO PEDROCCO)


CONTROLLI "SALUTARI" E MAI TROPPI




Controlli in Canal Grande, da parte della Polizia locale, “salutari” e, in considerazione della ormai cronica situazione di anarchia che caratterizza da tempo la principale arteria d’acqua cittadina, mai troppi(ENZO PEDROCCO)

UN PIACERE FINE A SE STESSO




DA STRUMENTO DI LAVORO E GUADAGNO
A SEMPLICE PIACERE FINE A SE STESSO

Una gondola, una volta tanto, priva di taluni fronzoli eccessivi. E , soprattutto, fine a se stessa: in funzione cioè, solo ed esclusivamente, del piacere che ne può derivare vogandola(ENZO PEDROCCO)

giovedì 11 giugno 2009

EVENTI COLLATERALI "FAI DA TE"



53. BIENNALE D’ARTE

EVENTI COLLATERALI “FAI DA TE”

Numerosi più che mai, in concomitanza della 53. edizione della Biennale Internazionale d’Arte, gli Eventi collaterali patrocinati dall’ente veneziano, sia in centro storico che in terraferma. Ma ancor più numerosi, e non sempre qualitativamente all’altezza dei primi, sono stati gli “Eventi collaterali” affatto estemporanei e “fai da te”: improvvisati cioè per l’occasione da singoli artisti - spesso soltanto “soi dicent” tali - calati a Venezia con il chiaro ed esplicito proposito di richiamare ad ogni costo l’attenzione su di sé, oltre che dei media, da parte soprattutto di critici e galleristi.

Ed è per questo che bighellonando in questi giorni per Venezia ho avuto l’impressione di trovarmi, sia pure a tratti, in un enorme caravanserraglio anziché, com’era nelle legittime aspettative un po’ di tutti, in una sorta di vera e propria capitale mondiale dell’arte contemporanea(ENZO PEDROCCO)

A CIASCUNO IL SUO



A CIASCUNO IL SUO

Non vorrei sbagliarmi ma, se la mia memoria fisiognomica non mi inganna, suppongo che la signora ritratta nella gigantografia campeggiante sulla facciata di Cà Farsetti sia, con ogni probabilità, Aung San Suu Kyi, premio Nobel 1991 per la pace e leader storica dell’opposizione birmana, che ha trascorso ben 13 degli ultimi 20 anni tra carcere e arresti domiciliari. E che oggi, a causa della misteriosa intrusione dell’americano che qualche tempo addietro si introdusse nella sua abitazione a pochi giorni dalla scadenza dell’ultimo mandato di arresto, rischia di vedersi infliggere dalla giunta militare birmana ulteriori cinque anni di privazione della sua libertà.

Considerando l’inveterato malvezzo del sindaco Cacciari, solito, anche in qualità di primo cittadino, a prestare attenzione ad avvenimenti di risonanza internazionale spesso sconosciuti alla maggior parte dei suoi amministrati, ma “ideologicamente” a egli consentanei , non mi meraviglierei affatto che fosse realmente così.

Nel qual caso, pur non sottovalutando l’importanza di una mobilitazione generale volta a testimoniare solidarietà alla gentile signora in questione e a richiamare sul suo caso l’attenzione dei governi degli Stati, e soprattutto di quegli organismi internazionali in grado di influire e intervenire sulla sua vicenda, troverei però più opportuno, meno velleitario e pretenzioso , se una Amministrazione comunale occupasse più proficuamente il proprio tempo e le proprie energie limitandosi ad affrontare problemi e fatti che, ancorché “oggettivamente” di minore importanza e risonanza, riguardino tuttavia più da vicino i reali ed effettivi bisogni dei propri amministrati(ENZO PEDROCCO)


OMAGGIO A TIZIANO



53. BIENNALE D’ARTE

EVENTI COLLATERALI

“Sub Tiziano”: installazione site-specific sul Canal Grande del russo Alexander Ponomarev, che con il suo sottomarino variopinto - in omaggio al nostro Tiziano – intende proporre una riflessione sulle contraddizioni fra arte e armi da guerra.

Patrocinata, fra gli altri, dall’Universita' di Ca' Foscari in occasione della 53. Biennale d’Arte, l’installazione è corredata dalla mostra “Inside Sub Tiziano” - con foto, disegni e oggetti in tema col pacifico sottomarino – ospitata a Ca’ Bernardo, sede del dipartimento di Americanistica, Ibericanistica e Slavistica dell’Università di Ca’Foscari (ENZO PEDROCCO)



venerdì 5 giugno 2009

LE PIANTE DI VERITAS




INAFFIATEMI!

Apprezzabilissima, senza ombra di dubbio alcuno, l’idea di mimetizzare gli antiestetici cassonetti adibiti alla raccolta dei rifiuti, da parte di Veritas, attorniandoli di gradevoli piante verdi. Ma non c’è il rischio a lungo andare che queste ultime, senza che vi vengano prestate le cure necessarie – come purtroppo sta avvenendo – finiscano di confondersi con i rifiuti?(ENZO PEDROCCO)

mercoledì 3 giugno 2009

MONUMENTO ALLA PARTIGIANA




MONUMENTO ALLA PARTIGIANA

LA CERIMONIA PER LO SCOPRIMENTO AL PUBBLICO DEL MONUMENTO INTERAMENTE RESTAURATO, MOLTO ATTESA DALLE ASSOCIAZIONI PARTIGIANE, NON POTRÀ AVVENIRE PRIMA DI SEI MESI

I lavori in corso per il completo restauro del Monumento alla Partigiana – opera di Augusto Murer e di Carlo Scarpa - sulla Riva dei Giardini a Castello. Ricollocato giorni addietro sia il cassone galleggiante che la statua, e completato il ripristino del complesso e delicato meccanismo di galleggiamento, non rimane ora che attendere l’esito delle operazioni richieste dal collaudo tecnico-funzionale per verificare la tenuta del cassone e la sua galleggiabilità in condizioni di moto ondoso - seppur attenuato dalla rimozione soltanto parziale, per l’occasione, del palancolato - che richiederanno un monitoraggio concertato insieme con l'Istituzione Centro Maree del Comune della durata di sei mesi: solo dopo questo periodo di verifica, in caso di esito positivo, si potrà procedere a eliminare del tutto il palancolato nelle acque del Bacino e pensare a una data per la cerimonia dello scoprimento al pubblico del Monumento interamente restaurato da concordare con l'Istituto veneziano per la Storia della Resistenza e con le associazioni partigiane.

ENZO PEDROCCO

APERTURA ALLE DONNE





SCUOLA NAVALE MILITARE FRANCESCO MOROSINI
DA QUEST’ANNO APERTA ANCHE ALLE DONNE


L’ingresso della Scuola Navale Militare Francesco Morosini a Sant’ Elena, di cui in passato furono allievi, fra gli altri, anche l’attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa Giampaolo Di Paola, Amedeo di Savoia-Aosta e Luca Cordero di Montezemolo. E che da quest’anno, adeguandosi a quanto già avvenuto in altri istituti militari, sarà aperta anche alle donne (ENZO PEDROCCO)

VENEZIA "MINORE"




Dintorni di Campo ruga a Castello : dove, a differenza di molti luoghi della città divenuti ormai appannaggio pressoché esclusivo dei turisti, è ancora possibile sentirsi immersi in un’atmosfera autenticamente e squisitamente veneziana(ENZO PEDROCCO)

martedì 2 giugno 2009

IL RITORNO DEL PADIGLIONE ITALIA



IL RITORNO DEL PADIGLIONE ITALIA
FRA LE PRINCIPALI NOVITA’ DELLA 53.BIENNALE D’ARTE

Sarà aperta al pubblico da domenica 7 giugno a domenica 22 novembre 2009, ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia, la 53. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “Fare Mondi”. Diretta dallo svedese Daniel Birnbaum - curatore, fra le innumerevoli altre sue attività, di istituzioni e mostre di prestigio a livello internazionale - si tratta di un’edizione che non mancherà di venire accolta favorevolmente, fra gli altri, soprattutto da quanti, nelle precedenti edizioni, lamentavano una scarsa presenza di artisti italiani contemporanei.

Così, non a caso, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, all’indomani della presentazione della 53. Esposizione Internazionale d’Arte alla stampa:"Applaudo al ritorno del Padiglione Italia raddoppiato negli spazi grazie alla fruttuosa collaborazione con la Fondazione La Biennale di Venezia. La creatività italiana torna così al centro dell'Esposizione Internazionale d'Arte, recuperando un ruolo cruciale in una fra le maggiori manifestazioni al mondo dedicate al contemporaneo”.

Il nuovo Padiglione Italia all'Arsenale, che sarà ingrandito inglobando agli spazi dell'ex Padiglione Italiano un secondo edificio, passando così dagli attuali 800 mq. a 1.800 mq. di superficie, costituirà infatti una delle principali innovazioni della 53. Esposizione della Biennale di Venezia. E ospiterà la mostra “Collaudi” a cura di Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, per la quale sono stati invitati a partecipare, con opere appositamente realizzate per l’occasione, gli artisti italiani: Matteo Basilé, Manfredi Beninanti, Valerio Berruti, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, MASBEDO, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato e Silvio Wolf.

ENZO PEDROCCO

lunedì 1 giugno 2009

ISOLA DELLA CERTOSA





Isola della Certosa: un esempio da imitare - alla stregua di quanto avvenuto, fra l’altro, per San Servolo e San Clemente - ai fini dell’auspicabile recupero delle numerose isole e isolette della Laguna ancora in abbandono e che, se recuperate, potrebbero arricchire ulteriormente, al di là della loro proficua utilizzazione, la già indiscutibile bellezza della nostra Laguna (ENZO PEDROCCO)

VENEZIA "MINORE"




Dintorni di Campo ruga a Castello : dove, a differenza di molti luoghi della città divenuti ormai appannaggio pressoché esclusivo dei turisti, è ancora possibile sentirsi immersi in un’atmosfera autenticamente e squisitamente veneziana(ENZO PEDROCCO)

CURIOSITA' VENEZIANE



CHIESA DI SAN PIETRO DI CASTELLO

ANCORCHE’ EVOCANTE PALLADIO, AUTORE PERALTRO DEL PROGETTO INIZIALE, LA SUA FACCIATA SI DEVE A UN ARCHITETTO COEVO AL PALLADIO CHE NEL PORTARLA A TERMINE,PUR NON RIPRENDENDO ESATTAMENTE IL PROGETTO DI QUEST’ULTIMO,VOLLE TUTTAVIA MANTENERSI FEDELE ALLE SUE LINEE ESSENZIALI

Poco tempo dopo che era divenuto patriarca di Venezia, Antonio Diedo affidò ad Andrea Palladio il compito di costruire la facciata della Basilica di San Pietro di Castello, posta all'estremità nord-orientale della città , nel sestiere di Castello, e concattedrale di Venezia a quel tempo(1558) assieme alla Basilica di San Marco. Un anno dopo, alla morte del Diedo, Palladio decise però di ritirarsi:rinunciando a quello che sarebbe stato il suo primo intervento a Venezia. Il compito di portare a termine il prestigioso incarico fu affidato alcuni anni più tardi(1596), dal nuovo patriarca Lorenzo Priuli, a Francesco Smeraldi. Il quale, pur non riprendendo esattamente il progetto del Palladio, volle tuttavia mantenersi fedele alle sue linee essenziali(ENZO PEDROCCO)