(Venezia, 22 luglio 2009) In continua crescita il mercato crocieristico del porto. Secondo dati forniti dalla Venezia Terminal Passeggeri che lo gestisce, mentre nel 2008 i passeggeri sono stati ben 1.215.088, per l’anno in corso, nonostante l’avversa congiuntura economica generale, la previsione è di poter raggiungere una quota senz’altro superiore. E ciò grazie anche alla recente inaugurazione di un nuovo Terminal Passeggeri nelle banchine del porto, aggiuntosi ai cinque già esistenti, insieme ai quali sarà possibile soddisfare in maniera notevolmente più organizzata, sicura e veloce, rispetto al passato, le diverse e complesse esigenze relative all’ imbarco e sbarco dei passeggeri.
(Un modestissimo ossequio al vecchio detto secondo cui "una foto vale più di mille parole" tornato recentemente di attualità in seguito alla diffusa richiesta di un'informazione maggiormente in sintonia, oltre che con le mutate esigenze e abitudini del cosiddetto lettore medio,con i nuovi modi di fare comunicazione affermatisi grazie alla sempre maggiore diffusione di internet e basati, fra l'altro, su una prevalente utilizzazione dell'immagine, sia fotografica che video, rispetto alla parola)
mercoledì 22 luglio 2009
giovedì 16 luglio 2009
UNA TIPOLOGIA DI VIAGGIATORE FORTEMENTE PENALIZZATA
(Venezia, 16 luglio 2009) Saccopelisti in stazione. Una tipologia di viaggiatore, quella del saccopelista, che è molto comune tra i giovani di tutto il mondo, soprattutto tra gli studenti, e che è ben accetta, o quantomeno ampiamente tollerata, un po’ dovunque, ma che a Venezia è costretta suo malgrado a fare i conti con un severo divieto esteso a tutta la città, risalente ad alcuni anni addietro e tutt’ora vigente, e dalla pressoché assoluta mancanza di possibilità alternative. Senza contare, infine, la cattiva fama attirata addosso ai saccopelisti da hippies e punkkabestia - in specie a Venezia - con cui essi vengono spesso, a torto, associati(ENZO PEDROCCO)
sabato 4 luglio 2009
giovedì 2 luglio 2009
LA FREGOLA DELLA VELOCITA'
I LAUTARI, CHI SONO COSTORO?
I LAUTARI, CHI SONO COSTORO?
Decisamente capzioso, e talora anche, per giunta, non poco indisponente – a detta di molti - il loro modo di raccogliere soldi un po’ in tutte le piazze della Penisola, ma la Comunità a cui appartengono e che li invia in giro, da una rapida ricerca in internet, sembrerebbe tuttavia avere tutte le carte in regola: regolarmente iscritta negli appositi albi istituiti dal Ministero della Giustizia, essa infatti gestisce da tempo, con successo, un complesso di strutture, distribuite nel territorio nazionale, volte alla riabilitazione e il reinserimento sociale dei tossicodipendenti.
Nel suo sito ufficiale - lautari.it - sulla pagina delle faq è possibile trovare, fra l’altro, la seguente domanda con risposta, che potrà forse fugare, sia pure in parte, i numerosi dubbi sorti inevitabilmente intorno alla legittimità della raccolta di soldi in pubblico, con le modalità suddette, e alla loro destinazione finale:
Ho visto in diverse occasioni alcuni vostri incaricati, raccogliere firme e donazioni nel centro città. Perché lo fate? E a cosa serve?
La nostra Comunità come previsto dallo statuto non chiede rette a carico del sistema sanitario nazionale nè tanto meno alle famiglie degli ospiti, per cui i fondi raccolti insieme alle altre attività, servono per mantenere tutti i servizi esistenti ed il loro ampliamento.
ENZO PEDROCCO
Decisamente capzioso, e talora anche, per giunta, non poco indisponente – a detta di molti - il loro modo di raccogliere soldi un po’ in tutte le piazze della Penisola, ma la Comunità a cui appartengono e che li invia in giro, da una rapida ricerca in internet, sembrerebbe tuttavia avere tutte le carte in regola: regolarmente iscritta negli appositi albi istituiti dal Ministero della Giustizia, essa infatti gestisce da tempo, con successo, un complesso di strutture, distribuite nel territorio nazionale, volte alla riabilitazione e il reinserimento sociale dei tossicodipendenti.
Nel suo sito ufficiale - lautari.it - sulla pagina delle faq è possibile trovare, fra l’altro, la seguente domanda con risposta, che potrà forse fugare, sia pure in parte, i numerosi dubbi sorti inevitabilmente intorno alla legittimità della raccolta di soldi in pubblico, con le modalità suddette, e alla loro destinazione finale:
Ho visto in diverse occasioni alcuni vostri incaricati, raccogliere firme e donazioni nel centro città. Perché lo fate? E a cosa serve?
La nostra Comunità come previsto dallo statuto non chiede rette a carico del sistema sanitario nazionale nè tanto meno alle famiglie degli ospiti, per cui i fondi raccolti insieme alle altre attività, servono per mantenere tutti i servizi esistenti ed il loro ampliamento.
ENZO PEDROCCO
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