mercoledì 18 febbraio 2009

EMERGENZA CASA


EMERGENZA CASA

Nell'ambito della Ue, l'Italia figura nelle posizioni di coda per disponibilità di case popolari o – come usa definirle oggigiorno – abitazioni di social housing, che sono soltanto il 6% del totale rispetto al 20% della media europea. Ma, ciò che è ancor più grave, è che nel nostro Paese si investe sempre meno per tale tipo di edilizia. In misura decisamente inferiore rispetto a Paesi, non solo quali la Francia e l’Inghilterra - che potremmo considerare scontato - ma anche rispetto a un Paese quale l’Ungheria, Stato membro della Ue soltanto dal 2004 e la cui situazione economica non è certo considerata delle migliori.

E questo spiega, secondo me, se un po’ in tutta Italia si vada diffondendo ogni giorno di più il fenomeno di persone particolarmente bisognose che, nell’impossibilità di trovare una casa accessibile alle loro esigue possibilità,si vedono costrette loro malgrado a ricorrere
a “soluzioni” estreme, come, fra le altre, quella di attendarsi in un campo veneziano documentata nella foto.

Un fenomeno, questo, destinato senz’altro a perdurare e ad aggravarsi ulteriormente se, da parte dello Stato, non vi sarà quanto prima un auspicabile e serio impegno volto a dare finalmente soluzione all’ emergenza abitativa e avviare possibilmente, nel contempo, anche una nuova politica della casa basata – alla stregua di ciò che già avviene in altri Paesi europei - sul riconoscimento di un alloggio minimo garantito come un bene di interesse generale.

ENZO PEDROCCO



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